Progetti
2007 – Atletica insieme per Bologna
“Atletica insieme per Bologna” è il progetto che Virtus e Cus hanno lanciato nel 2007 grazie anche al supporto della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, prestigiosa Istituzione che ha voluto affiancare l’apprezzabilissima iniziativa delle due società sportive.
Il progetto va a rilanciare la V nera dell’atletica con il passaggio alla Virtus dei più interessanti “prospetti” dell’atletica maschile del Cus, che invece continua a dedicarsi con energia all’attività femminile e giovanile.
Dunque il Cus, per motivi economici, s’è trovato a dover “sacrificare” il settore maschile. E c’era il rischio che una parte del patrimonio dell’atletica bolognese finisse altrove. La collaborazione fra Cus e Virtus ha allontanato il pericolo di una eventuale dispersione di talenti: i giovani di maggiore interesse, come ad esempio Alessio Guarini campione italiano di salto in lungo categoria Promesse, già richiesti da società di altre regioni, possono fortunatamente rimanere a Bologna. Vestendosi di bianconero e andando ad aggiungersi a quel drappello virtussino che ha nel nazionale Gian Luca Trombetti (marciatore fra i più forti d’Italia) la punta di diamante.
Due realtà storiche dello sport bolognese che uniscono le forze. Per valorizzare l’atletica leggera e aprirle le porte a nuove prospettive. Virtus e Cus insieme.
Non si tratta d’una fusione, poiché le due società manterranno la loro autonomia e la loro identità. Si tratta d’una collaborazione, figlia della necessità, ma dettata anche dal buon senso e dalla logica.
Stefano Cuccoli, allenatore e direttore tecnico della Sef Virtus Emilsider, illustra il rilancio della vu nera. Le prospettive, gli obiettivi. “L’accordo con il Cus Bologna prevede il passaggio di ventisette atleti alla Virtus. Con la clausola che, se il Cus decidesse prima o poi di formare nuovamente una squadra maschile di un certo livello, chi volesse tornare al Cus sarà libero di farlo. La collaborazione prevede un lavoro insieme anche per potenziare il settore tecnico, e per aumentare il reclutamento nelle scuole. Dunque, questo è soltanto un primo passo. Che porterà, lo spero, a sviluppi importanti per l’atletica bolognese del futuro.
Intanto questa operazione, che porta in Virtus numerosi ragazzi provenienti dal Cus, ha il pregio d’aver mantenuto tutta la squadra unita. Non ci sono state defezioni: sotto questo aspetto gli atleti vanno ammirati, sono rimasti tutti insieme, seppure non siano mancate per alcuni di loro proposte di società della regione e anche di altre regioni. Qualcuno ha rinunciato a “rimborsi spese” maggiori, pur di mantenere la squadra unita. Siamo inoltre in trattativa – rivela Cuccoli – con un paio di atleti romagnoli. Complessivamente, la Sef Virtus Emilsider sarà formata da una quarantina di atleti nel settore assoluto. Fra junior, Promesse e senior. In più, abbiamo qualche allievo.”
L’obiettivo della Virtus, nel tempo, è diventare il punto di riferimento dell’atletica maschile bolognese. L’idea è di coinvolgere altre realtà in questa collaborazione creando non una società unica, ma un unico MOVIMENTO dedicato alla promozione dell’atletica a tutti i livelli. Valorizzando sia l’avviamento allo sport nel mondo giovanile, sia la pratica dell’atletica come gesto sportivo sano e nobile e infine offrendo una collocazione di alto livello ai giovani talenti che cercano una squadra forte nella loro provincia.
Francesco Franceschetti, presidente di tutte le sezioni del Centro Universitario Sportivo di Bologna, spiega come si è arrivati al progetto “Atletica insieme per Bologna”. “L’idea d’una collaborazione era presente da molto tempo. Una società di atletica sempre più difficilmente riesce ad organizzare e a tenere in piedi un movimento complessivo maschile e femminile. Perché si tratta di un impegno veramente grande. Oggi siamo stati spinti a realizzare questa collaborazione, e ad unire le forze, anche dalla necessità. E’ sempre difficile reperire le risorse per mantenere gli atleti ad alto livello. Ed è sempre più difficile avere anche le risorse umane: i tecnici sono meno che in passato e anche fra gli atleti, perché ci sono meno giovani disposti ad affrontare i sacrifici di uno sport individuale. Pertanto, abbiamo deciso – noi del Cus e la Virtus – di mettere insieme le risorse umane e anche economiche per ottenere i migliori risultati possibili con quello che la città di Bologna può offrire. Questo progetto ci porterà ad essere presenti ai campionati italiani di società, sia con una squadra maschile degna (ed erano anni che Bologna non aveva una formazione di questo tipo), sia con una squadra femminile che sarà ancora competitiva ad alto livello nazionale. Inoltre il Cus intensificherà il proprio sforzo nella cura e nella valorizzazione del settore giovanile”.
“La collaborazione con la Virtus – prosegue Francesco Franceschetti – indica la cultura del mondo dell’atletica leggera: una cultura fatta di rispetto. Il Cus e la Virtus sui campi di gara sono sempre stati avversari, ma con spirito di lealtà. Pertanto, ora ci troviamo – a livello dirigenziale e organizzativo – a fare delle cose insieme. Questo è uno spirito che si trova raramente in altri sport. Siamo tutti soddisfatti. Anche gli atleti hanno capito l’importanza di questo discorso. Mi piacerebbe, ora, che l’Amministrazione Comunale e Provinciale si sentissero coinvolte in questo progetto e partecipassero affinché il progetto possa crescere berne. Ci aspettiamo dunque anche il loro aiuto, in aggiunta a quello – già significativo – della Fondazione Cassa di Risparmio”.